Perché l’Italia entrò in guerra nel 1915

Sia nel corso della prima guerra mondiale e delle seconda ben più grave l’Italia è scesa in campo un anno dopo lo scoppio effettivo del conflitto, anche se nel 1939 le operazioni si limitarono essenzialmente al fronte polacco. Ma come mai, pur partendo in ritardo, l’Italia ha preso parte a questi due conflitti deflagranti e … Leggi tutto

Differenze tra Prima e Seconda Guerra Mondiale

Le differenze tra Prima e Seconda Guerra Mondiale riguardano principalmente gli armamenti impiegati, gli schieramenti in campo, il coinvolgimento della popolazione civile, l’influenza delle ideologie. A differenza della Prima Guerra Mondiale, o Grande Guerra, la Seconda fu molto più violenta e totale: essa coinvolse i civili come i militari e le perdite furono abbondanti soprattutto … Leggi tutto

Francia e Gran Bretagna durante il nostro Risorgimento

Mentre l’Italia era impegnato a costruire il nuovo stato unitario, le potenze europee espandevano i propri domini coloniali, aumentando il gap con Italia, Austria e Germania. Grazie a una florida industrializzazione l’Inghilterra consolidava il proprio ruolo di potenza mondiale, dominando i mari. La Francia, pur ridimensionata dalla bruciante sconfitta nella guerra con i prussiani, poteva … Leggi tutto

Dall’armistizio di Villafranca ai Mille

Il 22 giugno del 1858 Napoleone III e Cavour stipularono gli accordi segreti di Plombières: l’imperatore francese sarebbe intervenuto a fianco del Regno di Sardegna se l’Austria-Ungheria gli avesse dichiarato guerra. In caso di affermazione dei piemontesi, il re avrebbe ceduto alla Francia Nizza e la Savoia. Si prospettò dunque un nuovo assetto della penisola, … Leggi tutto

Mazzini e Cavour, visioni opposte sulla stessa idea

Le due figure politiche più eminenti del Risorgimento sono sicuramente Mazzini e Cavour, entrambi perseguivano lo scopo dell’Unità d’Italia, con mezzi e metodi diversi. Cavour era pragmatico e pensava che si potesse ottenere l’unità solo coinvolgendo le potenze straniere interessate a indebolire l’Austria-Ungheria. Mazzini pensava che servisse un movimento d’azione popolare, insurrezionale, spontaneo, basato sulle … Leggi tutto

I moti insurrezionali a Napoli e in Sicilia

In seguito ai moti liberali di Spagna, che chiedevano una costituzione simile a quella della Rivoluzione Francese, si scatenarono anche nel sud Italia dei moti di tipo liberale. È il 1820 e siamo in piena epoca di restaurazione. A questo fronte compatto delle forze realiste uscite vincitrici dalle guerre napoleoniche si oppongono, pian piano, ma … Leggi tutto

Il brigantaggio, prima e dopo il 1861.

Come fatto di delinquenza il brigantaggio era sempre conosciuto nel nostro territorio nazionale: non può pertanto ricondursi interamente al fattore dell’Unificazione (1861) e a carattere politico: cioè antipiemontese e antiunitario, né può essere identificato in toto con questo. Universalmente noto persino ai tanti viaggiatori stranieri che riempirono le stamperie di diari e racconti di viaggio … Leggi tutto

In occasione della Giornata della Memoria

A differenza della Germania, l’Italia non ha mai compiutamente fatto i conti con il proprio passato scabroso delle leggi razziali. In questo atteggiamento hanno avuto sicuramente peso da un lato la tendenza a considerare gli italiani delle “brave persone”, dall’altro la differenza sostanziale tra Fascismo e Nazismo in ordine al problema della razza. Anche se … Leggi tutto

Stalin: la propaganda del tiranno

Quando Stalin compì 50 anni, nel dicembre del 1928, una celebrazione sfarzosa lo presentò al popolo russo come il messia, discepolo dell’adorato Lenin e suo profeta. Fu l’inizio del culto della personalità, che sarebbe continuato anche dopo la sua morte. Attraverso la propaganda, la storia russa venne riscritta: Stalin, e non Troscky, sarebbe stato il … Leggi tutto