L’Italia è un paese che fa arrabbiare e inorgoglire, a seconda di come lo vediamo. Gli italiani hanno la pessima abitudine di parlare male del loro paese, senza rendersi conto che l’Italia senza gli italiani non è pensabile.
E, dunque, ciò che non ci piace dell’Italia probabilmente dipende dalla sommatoria di piccole azioni negative che tutti quanti poniamo in essere, senza rendercene conto, o meglio senza capire che facciamo male a noi stessi.
In Italia è alta la corruzione della classe politica e della pubblica amministrazione, ci sono forme estremamente potenti di malavita organizzata, i controlli sono poco severi, ci sono così tante leggi che è facile violarle volontariamente e involontariamente.
Non funzionano bene molti servizi sociali, quando si ricorre alla giustizia si devono aspettare anni, le pastoie burocratiche frenano l’iniziativa imprenditoriale. I giovani non trovano lavoro, ci sono pensioni miserabili e stati di povertà conclamata che spesso fuggono all’attenzione dei media.
Sia quel che sia gran parte di questi problemi derivano da noi. Siamo noi che eleggiamo i politici, noi che chiediamo favori al funzionario di turno, noi che non rispettiamo l’ambiente, noi che chiediamo una raccomandazione distorcendo il mercato del lavoro, noi che non facciamo nulla per aiutare il prossimo se non in grandi occasioni, quando a ricordarcelo è una sottoscrizione televisiva per mandare SMS solidali.
Ma di cosa possiamo essere orgogliosi?
Va detto che l’Italia è famosa nel mondo per tante cose, che dipendono dal nostro estro e dalla nostra inventiva. Ma forse la domanda giusta è che motivo abbiamo noi di essere italiani? Motivi veri, non le solite stupidaggini. E motivi per cui dovremmo apprezzarci di più o apprezzare meglio il nostro paese.
Siamo un paese produttivo
È vero che il Sud Italia ha livelli di arretratezza sensibili rispetto al Nord Italia, ma nel Nord siamo a livelli molto avanzati, soprattutto nelle regioni nelle quali c’è un alto indice di manifattura delle materie prime. Qui l’Italia è un paese molto avanzato, che lavora, produce, esporta, innova e naturalmente si arricchisce.
Siamo i più sani del mondo
L’Italia anche nel 2017 è il paese più sano del mondo, merito del concorso di una delle migliori sanità pubbliche del pianeta, che nonostante noi bistrattiamo in realtà è ai vertici mondiali da decenni, e la dieta mediterranea. Purtroppo le abitudini dei giovani stanno cambiando in favore del fast-food e dell’adozione di uno stile di vita alimentare ispirato agli States. Questo si farà sentire in futuro. A questo si aggiunga un alto livello della nostra ricerca medica nel campo genetico e in quello oncologico.

Siamo una potenza economica
L’Italia nel suo insieme, nonostante abbia un terzo degli abitanti della Russia, produce più di questo grande paese, ricchissimo di materie prime. E noi lo facciamo senza avere materie prime rilevanti: non abbiamo carbone, non abbiamo ferro, non abbiamo petrolio o gas naturale.
Nonostante queste incredibili limitazioni, siamo la seconda potenza manifatturiera d’Europa, un gigante delle esportazioni, una delle prime 10 economie mondiali.
Siamo una superpotenza culturale
L’Italia è considerata una superpotenza culturale spesso in competizione con la Francia, da questo punto di vista. La nostra cultura, la nostra arte sono considerate costantemente tra le migliori, se non le migliori in assoluto grazie alla duratura influenza del Rinascimento Italiano che ha modellato la civiltà europea moderna e contemporanea. In Italia ci sono la maggior parte di siti tutelati dall’Unesco (e ce ne dovrebbero essere molto di più).
Il patrimonio artistico presente nel nostro paese supera quello presente altrove è ha un valore così inestimabile, che da solo basterebbe a giustificare le costanti invasioni del nostro paese.
Il nostro paese è difficile da invadere
Per come è conformata geograficamente, l’Italia è veramente difficile da invadere e conquistare. Una buona difesa può mettere in difficoltà un esercito notevolmente superiore in armi e mezzi.
Basti pensare che gli Alleati hanno trovato, durante la Seconda Guerra Mondiale, molta più resistenza a risalire l’Italia che arrivare dalla Normandia in Germania. Ben protetta dalle Alpi a Nord, circondati dal mare, attraversati dalla cordigliera degli Appennini che crea delle trincee e delle strozzature naturali dove è quasi impossibile far avanzare grandi divisioni di carri.
Abbiamo la Marina Militare che nel 2030 sorpasserà la Gran Bretagna, anche in assenza di navi a propulsione nucleare.
Abbiamo la flotta più importante del Mediterraneo, due portaerei e un parco di caccia ammodernato. Anche se dispieghiamo la nostra forza in ambiti di peace-keeping, il livello professionale delle nostre forze armate è migliorato di parecchio e ha un’efficace forza di deterrenza. Rafforzata dall’alleanza atlantica (NATO) dove facciamo parte del ristretto quintetto.
Siamo tra i paesi fondatori dell’Unione Europea
Anche se l’Unione Europea, per come è strutturata oggi, non riscuote un grande successo, in realtà è un’organizzazione che ci ha dato molto e consente ai cittadini italiani di poter vivere e lavorare nei paesi comunitari, senza alcun problema. Il mercato unico e la moneta unica consentono molte libertà.
L’Italia è un paese fondatore, membro importante. Con l’uscita della Gran Bretagna e il ruolo recitato nella crisi dei rifugiati e dei migranti, l’Italia diventa un interlocutore abituale. Sono molti aumentati i vertici a tre con Francia e Germania.
Possiamo essere orgogliosi dei nostri posti
L’Italia è il Bel Paese e non è un caso: il mix di architettura dei centri urbani, dal più piccolo alle grandi città, unito allo splendore paesaggistico ne fanno una delle mete turistiche più apprezzate nel mondo. Le nostro città piacciono ai turisti, le considerano un sogno. I paesini abbarbicati sulle colline o sulle montagne hanno un enorme riscontro, così come le spiagge delle regioni adriatiche e tirreniche. Le isole del Mediterraneo sono famose ovunque per il loro mix di storia e natura, da quelle più piccole alle grandi isole.

Abbiamo alle spalle una grande storia di invenzioni
In termini di contribuzione allo sviluppo della civiltà e dell’umanità in generale, siamo uno delle nazionalità determinanti, se consideriamo Roma antica come parte del nostro retaggio culturale (e in effetti è così).
- Alfabeto latino utilizzato ogni giorno in tutto il mondo per leggere e scrivere.
- Il diritto romano alla base del diritto comune, che ha introdotto tutta la disciplina dei diritti di proprietà, i contratti, il processo civile.
- Il pensiero e la filosofia classiche alla base della civiltà occidentale (insieme alla Grecia).
- La diffusione della cristianità in Europa e poi nel mondo, attraverso l’Impero romano.
- L’ingegneria dell’arco, inventata altrove, ma perfezionata dai romani soprattutto nella costruzione di edifici e acquedotti, ancora oggi funzionanti.
- La radio alla base anche delle comunicazioni wi-fi.
- Il balletto come forma artistica.
- Le banche e il commercio contabilizzato.
- I codici di leggi, le raccolte, i commenti e la giurisprudenza come fonte normativa.
- Il telefono con fili.
- Il barometro per misurare la pressione atmosferica, importante nelle osservazioni meteo.
- Le protesi dentali.
- Le scritture contabili.
- L’epidemiologia che impiega la statistica per determinare l’incidenza dei fattori di salute e di rischio in un dato campione demografico.
- Gli occhiali da vista.
- Le macchine espresso per il caffè in cialde o capsula.
- I festival cinematografici, quello di Venezia è il primo della serie.
- Le osservazioni di Galileo.
- Il metodo scientifico sperimentale, sempre con Galileo.
- I profumi, acqua di colonia, inventati nel 1700.
- L’hyper search inventato da Massimo Marchiori, sulla cui tecnologia si basa Google.
- Le jacuzzi.
- I jeans (che prendono il nome da Genova).
- Il termometro medico.
- L’anatomia microscopica e l’istologia.
- La caffettiera tradizionale (moka).
- Le autostrade (la prima fu la Milano-Varese del 1924)
- Il reattore nucleare sviluppato da Enrico Fermi che consente la produzione di energia nucleare controllata.
- La nitroglicerina.
- I quotidiani e i giornali, nonostante si siano diffusi in Inghilterra, erano già presenti nella Repubblica di Venezia un secolo prima.
- L’opera e i teatri dell’opera.
- Il paracadute.
- Il pianoforte.
- Gli studi e le progettazioni iniziali del personal computer.
- Una plastica di grande successo: il polipropilene inventato dal Nobel Giulio Natta.
- La pizza e le pizzerie.
- La pistola.
- Il nostro paese fu il terzo in ordine di tempo a lanciare un satellite nello spazio dopo URSS e USA nel 1964.
- La terapia genica dalle cellule staminali.
- Le università e le accademie scientifiche.
- Il mercato azionario.
- La macchina da scrivere.
- Gli scooter e in particolare la Vespa.
- Il violino.
- Il marchio di fabbrica.
- Il welfare e lo stato sociale moderno, già presente nell’antica Roma grazie alle leggi frumentarie e agrarie, in particolare quelle dei Gracchi e poi di Giulio Cesare.
- Le unità anfibie nella Marina, ancora oggi considerate élite.
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