La comparsa dei primati viene fatta risalire a 55 milioni di anni fa, dopo che i dinosauri si erano estinti.
Cosa sono i primati? Sono un ordine di mammiferi a cui appartengono svariate i lemuri, i tarsi e svariate scimmie, tra cui l’uomo.
L’evoluzione umana studia i cambiamenti di un gruppo di organismi viventi durante il trascorrere del tempo.
La teoria dell’evoluzione umana oggi ruota intorno all’idea di selezione naturale, sviluppata nella sua celebre teoria da Charles Darwin.
La selezione naturale è quel processo attraverso il quale in un organismo avvengono cambiamenti genetici, in risposta all’adattamento dello stesso a uno specifico ambiente.
Il caso famoso è quello delle giraffe, che vivendo in territori a bassa e scarsa vegetazione (le savane), si nutrivano mangiando le foglie dagli alberi, per cui hanno sviluppato un collo molto lungo per poterlo fare.
Questi cambiamenti non avvengono rapidamente, ma nel corso di generazioni, addirittura ere.
Oggi sappiamo che l’uomo dunque è una scimmia come tante altre, che si è evoluto a partire da un comune gruppo di primati. Ecco dunque una linea del tempo dell’evoluzione umana.
I “Primati”
Sul pianeta i primi primati cominciano ad evolversi e popolare le savane.
da 8 a 6 milioni di anni fa
Si sviluppano gli ominidi
I primi gorilla si evolvono, anche le linee evolutive degli ominidi si separano.
Introduzione del bipedismo
Gli antenati dell’uomo conquistano la “stazione eretta” e si sviluppa il bipedismo, cioè usare solo due arti – le gambe – per camminare.
Arriva l’Australopiteco
La specie degli Australopitechi ha un cervello della stessa grandezza di quello degli scimpanzé, ma si muove su due gambe e vive nelle savane.
Lucy
Un’esemplare femmina di australopiteco afarensis, ritrovata in Africa Orientale nel 1974, viene ritrovata e le si dà il nome di Lucy.
Compare l’Homo habilis
Questa specie condivide molti aspetti con le grandi scimmie, ma ha un viso meno sporgente e inizia a usare strumenti rudimentali. Inoltre, si ciba molto più di carne che comporta un aumento della forza muscolare e l’ingrandimento del volume del cervello, nel tempo.
Homo ergaster
Risalgono a questo periodo i resti di quello che viene chiamato Homo Ergaster, un primate dal cervello più grande rispetto alle specie precedenti.
da 1,8 a 1,5 milioni di anni fa
Homo erectus
L’homo erectus è vissuto in Africa quasi 2 milioni di anni fa. Si tratta di una specie di cacciatori-raccoglitori, per cui vivono spostandosi su vasti territori (ritrovato in Asia), cacciando e raccogliendo bacche e frutti. Il suo cervello misura 1000 cm cubici.
Uso del fuoco
I ritrovamenti fanno pensare che in questo periodo si sia cominciato a usare il fuoco, oltre agli strumenti e attrezzi di pietra lavorata, per tagliare cordame e le carni.
Homo heidelbergensis
I resti sono stati ritrovati in Germania, si tratta di un ominide estinto 100.000 anni fa, molto simile all’uomo attuale.
Primi ripari
Prime testimonianze di ripari costruiti dagli ominidi, in particolare delle rudimentali capanne in legna.
Evoluzione della caccia
La lavorazione del legno consente di fabbricare lance sufficientemente elastiche e potenti da essere usate contro grandi belve nella caccia.
Impronte simili alle nostre
In Italia vengono ritrovate delle impronte di ominidi (heidelbergensis) a Roccamonfina, dalla stazione completamente eretta, simili alle nostre attuali.
Lavorazione della pietra
La lavorazione della pietra consente di creare lame molto affilate con cui spellare le prede, tagliare la carne. Si possono creare mole e mortai per triturare chicchi e semi.
L’Uomo di Neanderthal
In tutta Europa si ritrovano resti di questa specie di homo, estintasi circa 30.000 anni fa. Possente, organizzato, con un cervello di grandi dimensioni.
Homo Sapiens
Compare l’homo sapiens , i primi ritrovamenti sono in Etiopia. Come sempre, dall’Africa si sposta nel tempo negli altri continenti. Il suo cervello era di 1350 cm cubici.
Sviluppo della specie
Orma in piena età della pietra, gli esseri umani introducono rituali per la sepoltura, diventano stanziali, sperimentano nuove tecniche di caccia, producono abbigliamento a partire dalle pellicce degli animali predati.
Estinto il Neanderthal
In questo periodo si estingue il Neanderthal, probabilmente a causa della concorrenza dell’Homo sapiens. In Indonesia c’è un’altra specie, l’Homo Floriesiensis, di stazza piccola, alto appena un metro, in grado di produrre utensili di pietra, ma più simile agli scimpanzé.
Allevamento e agricoltura
Gli homo sapiens ormai sono diventati stanziali, coltivano i semi, producono da sé il cibo e allevano gli animali. In questo periodo addomesticano i cani che usano sia per fare da guardia, sia per compagnia.
Età del bronzo
Gli uomini iniziano a usare più i metalli come lo stagno e il rame, uniti in una lega a formare il bronzo, delle pietre. Sono più facili da lavorare e più resistenti e funzionali, nella caccia come nella coltivazione e nelle costruzioni. Si sviluppa anche la scrittura.
Dopo questa epoca ormai la specie umana è molto diffusa nel pianeta e inizia a modificarlo a proprio piacimento, entrando a pieno nell’Età del Bronzo. Il fuoco viene controllato, così come si possono costruire grandi opere artificiali di canalizzazione.
Per un approfondimento e come continuazione di questa linea del tempo: