La storia come maestra di vita. Quante volte lo abbiamo sentito dire?
La storia è una disciplina umanistica che ci permette di capire il passato, ma anche di apprendere una lezione importante utile per affrontare i problemi del presente e costruire un futuro migliore.
La storia è un catalogo dei comportamenti umani, secondo Alessandro Barbero, e quindi può darci una prospettiva unica sulla natura umana, sulla diversità culturale consentendoci di individuare delle tendenze, e capire come mai ci comportiamo allo stesso modo in epoche diverse, e tendiamo a ripetere gli stessi errori.
In questo articolo suggerirò anche delle opere fondamentali che hanno esplorato il valore della storia come insegnamento e fonte di conoscenza del passato, ma anche chiave interpretativa del presente e del futuro.
Importanza della storia per comprendere il presente
Studiare il passato ci aiuta a scoprire le radici dell’umanità, il suo progresso, ma anche il come si formano le attuali questioni sociali, politiche ed economiche.
Tramite la storia possiamo capire come si sono evoluti i sistemi di governo, le relazioni internazionali tra paesi, lo spostamento dei popoli, la formazione delle culture e delle lingue.
La storia, per come viene raccontata, spesso ci viene proposta come un’alternanza di guerra e pace, ma l’umanità è sempre andata avanti, vivendo il suo presente e raccontando la storia, fin dagli albori.
Il presente è sfuggente per definizione. L’attimo che viviamo adesso diventa passato in un battere di ciglio, ma c’è anche una dimensione storica del presente, inteso come “cogenza” o “stato attuale”, che può durare anni.
Pensa a un conflitto. Inizia e passa del tempo e lo si vive come se stesse accadendo ora, anche se di fatto inizia a durare da anni.
La storia evidenzia le tendenze che si ripetono
Una tendenza storica è un motivo, una causa o una conseguenza che si ripete nel tempo o si manifesta con ciclicità o come prodotto del ripetersi di avvenimenti.
Attraverso la storia possiamo notare come certe tendenze economiche e politiche compaiano e scompaiano quasi con le stesse modalità.
Il crollo di Wall Street del 1929 e la Grande Recessione del 2008-2013 sono state scatenate da un eccesso di fiducia verso la crescita del mercato finanziario e dei suoi strumenti (nel primo caso il mercato azionario, nel secondo caso il mercato immobiliare e i prodotti a esso collegati).
Le tendenze sono così sovrapponibili che analisti, storici, giornalisti e studiosi tendono a lanciare segnali di avvertimento.
E questo vale anche per la politica e per il rapporto tra gli stati.
Ad esempio, un analogo discorso viene fatto sull’invasione russa dell’Ucraina del 2022 e su ciò che ne consegue a livello di azioni e reazioni dei paesi, che sembrano percorrere dei sentieri già attraversati nel passato.
E questo succede perché:
- Gli uomini sono i protagonisti oggi, come lo erano in passato.
- Gli strumenti con i quali si affrontano certi problemi non cambiano mai, perché sono legati alle reazioni degli umani.
La storia è una miniera di soluzioni
Se la storia è davvero maestra e insegna come non ripercorrere certi errori è chiaro che ha da fornirci delle soluzioni pratiche.
L’ammonimento principale della storia, di non ripetere l’errore commesso in passato, spesso rimane inascoltato.
È facile capire perché: l’insensatezza di certe azioni è legata a un giudizio contemporaneo. Ma quando gli uomini e le donne agiscono, pensano o di farlo in buona fede o di avere delle ragioni.
Dalla storia però possiamo imparare degli esempi virtuosi. Come agire in concreto e subito, andando contro le convinzioni del momento e agendo secondo uno schema più razionale e meno impulsivo.
Se osserviamo l’evoluzione delle due guerre mondiali e le paragoniamo alla situazione attuale del conflitto in Ucraina, possiamo dire che una piccola lezione l’abbiamo imparata.
E cioè non stipulare alleanze e patti di mutua difesa in situazioni critiche.
La NATO, per esempio, ha una clausola che vieta l’adesione in stato di guerra, e questo per non provocare l’effetto a cascata cui si è assistito nel 1914 prima e nel 1939 dopo, quando la guerra si è allargata a causa del meccanismo delle alleanze.
Ma è servita anche la lezione opposta: rispondere subito e con fermezza all’aggressione di uno stato sovrano in Europa, anziché abbandonare l’Ucraina a sé stessa, come fu nei fatti la sorte dell’Austria e della Cecoslovacchia negli anni Trenta del ‘900.
La storia ci aiuta a capire la diversità culturale e sconfiggere i pregiudizi
La storia può aiutarci a comprendere il fenomeno della diversità culturale, che esiste da sempre, ma che purtroppo è fonte di conflitti, talvolta drammatici. Pensiamo alle guerre tra etnie, alle pulizie etniche, all’Olocausto, alle guerre di sterminio.
La diversità culturale è tipicamente umana. Basta spostarsi di pochi chilometri in linea d’aria e si apprendono nuove culture, nuove lingue, tradizioni, modi di fare.
La diversità culturale va protetta perché è umana. La cultura è il mezzo con il quale una popolazione si esprime e si lega a un territorio, un modo per generare usanze, costumi. Quella che si chiama tradizione, alla quale ogni popolo tiene perché è un legame con le radici del passato.
Nonostante ciò oggi sappiamo che i conflitti a causa delle differenze etniche, culturali, politiche, economiche sono sempre dannosi e creano solo altri problemi. Che generano odio, rivendicazioni, recriminazioni e divisioni.
La storia ci fornisce esempi negativi, ma anche esempi positivi
La storia è piena di fatti tristi, drammatici, e ci sono personaggi storici che si sono distinti per le atrocità commesse, le nefandezze politiche.
Ma fornisce anche esempi di uomini e donne illustri, che si sono fatti valere per il loro buon esempio, il coraggio, la fedeltà a dei valori che oggi consideriamo universali.
Libri consigliati sull’importanza della storia
La storiografia è la scienza della storia, della scrittura storica, della ricerca relativa alle diverse epoche e del metodo storico propriamente detto.
Riguarda il materiale storico, le fonti, come esse vengono studiate e come si “scrive la storia”.
Dei libri in tal senso, significativi, consigliati a chi vuole diventare storico, sono:
- Apologia della storia, di Marc Bloch.
- Civiltà materiale, economia e capitalismo. Le strutture del quotidiano (secoli XV-XVIII) di Fernand Braudel.
- Atlante storico mondiale. La storia dell’umanità in 500 mappe. Di Christian Grataloup.
- Braudel, Fernand(Autore)
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