Come funzionava la guerra lampo e perché era efficace

I Tedeschi hanno perso la guerra e duramente, per una serie di errori, ma non si è troppo messo in evidenza il fatto che in Russia essi persero, perché le loro tattiche si rivoltarono contro di essi. In particolare nella controffensiva russa portata da Zhukov, essi impiegarono nuovi armamenti carri medi e pesanti in grado di battere in velocità e adattabilità i carri armati tedeschi, troppo sofisticati per una guerra di logoramento in condizioni avverse.

Oggi le guerre moderne usano ancora le tattiche tedesche. Quando i tedeschi inventarono il concetto di “guerra lampo” lo fecero grazie al fatto che il loro stato maggiore e i loro armamenti erano necessariamente nuovi, per via del Trattato di Versailles.

Questo aggiornamento tattico e strategico aveva degli interpreti di eccezione come Rommel, Guderian e soprattutto Mainstein ai quali Hitler si era affidato per il compimento di piani di guerra audaci, spesso condotti in pesante condizioni di inferiorità numerica.

La guerra lampo è un concetto talmente innovativo che la Francia, che era considerata il paese con la più forte fanteria del mondo, crolla in tre settimane. Come si conduce un attacco seguendo il modello della guerra lampo?

La parola magica è coordinamento tra le forze, in particolare tra l’aviazione – usata come artiglieria da campo sulle difese del nemico – i mezzi corazzati e meccanizzati. Intendiamoci, anche i francesi avevano dei carri armati e forse erano addirittura dei tedeschi, che usavano principalmente dei panzer leggeri a quel tempo. Ma era diversa la dottrina di impiego. Per generali come Mainstein e Guderian la guerra lampo significava penetrare in profondità nelle linee del nemico, aggirando il grosso dell’esercito e chiuderlo con ripetute manovre di accerchiamento, in sacche che venivano poi bonificate dalla fanteria meccanizzata, dall’aviazione e dal resto dell’esercito.

Immaginate la manovra del “colpo di falce” che ha chiuso tutto l’esercito francese e inglese in Belgio, passando dalle Ardenne, e arrivando fino al mare. Si tratta di una tattica che ha una probabilità su 100 di riuscire perché l’avanguardia corre molto veloce, sfrutta l’aviazione, ma è troppo esile, tanto che Hitler stesse dovette intervenire per fermare Guderian, che ormai era penetrato a fondo nel territorio francese senza preoccuparsi dei fianchi (la lama della falce era troppo sottile e allungata). Però funzionò perché il nemico si trovo i tedeschi alle spalle in un tempo così rapido che gli fu impossibile voltarsi e ricevere aiuti. In quanto le forze oltre il fronte si infiltravano anche per manomettere le infrastrutture e tagliare le retrovie ai francesi, tanto che la ritirata di Dunkerque, oggetto di un film in arrivo di Christopher Nolan, appare ancora oggi miracolosa e se non altro sospetta.

Anche le guerre moderne usano il principio della guerra lampo, come ha dimostrato la conquista di Baghdad nella guerra del 2003, portata avanti da tutte le forze americane e inglesi, comprese le forze speciali in avanscoperta, con relativa velocità, grazie all’eccezionale mobilità della fanteria.

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