Mentre l’Italia era impegnato a costruire il nuovo stato unitario, le potenze europee espandevano i propri domini coloniali, aumentando il gap con Italia, Austria e Germania. Grazie a una florida industrializzazione l’Inghilterra consolidava il proprio ruolo di potenza mondiale, dominando i mari. La Francia, pur ridimensionata dalla bruciante sconfitta nella guerra con i prussiani, poteva sempre imporre la propria forza commerciale e militare, aprendosi definitivamente alla democrazia, dopo quasi 1000 anni di regno e monarchi.
L’epoca vittoriana
Negli ultimi decenni dell’Ottocento proseguì in Gran Bretagna l’evoluzione in senso democratico della società. Il voto divenne segreto e fu esteso a tutti i capifamiglia; le donne ebbero il diritto di partecipare alle elezioni delle amministrazioni locali; l’istruzione di base fu resa obbligatoria e furono emanate disposizioni per tutelare la salute pubblica e favorire l’edilizia popolare. Di questa stagione furono protagonisti sia i liberali, con Gladstone, sia i conservatori con Disraeli e Cecil. Nel 1893 si inserì nella competizione politica il partito laburista, espressione degli interessi e delle istanze del movimento operaio. Alla stabilità politica inglese contribuirono anche i successi della politica coloniale, tipici dell’era Vittoriana. In India al controllo economico si aggiunse dal 1858 anche quello politico. In Cina dopo la guerra dell’oppio divennero possedimenti inglesi Hong Kong, Canton e Shangai. In Africa, la penetrazione inglese era partita dall’Egitto, facilitata dall’apertura del Canale di Suez nel 1869, per raggiungere il Sudan, l’Uganda, il Kenya, la Rodesia. In Sudafrica, gli inglesi combatterono e vinsero i boeri, i coloni di origine olandese, dando vita all’unione sudafricana. In Asia e Oceania si consolidarono i possessi di Australia, Nuova Zelanda, Birmania e Malesia. Il Canada era tutto della Regina Vittoria.
La terza repubblica in Francia
In Francia dopo la sconfitta di Sedan, nella guerra Franco-Prussiana del 1870-1871, l’impero di Napoleone III crollò con i tedeschi a Parigi. I ceti popolari parigini e parte della borghesia si unirono in milizie per respingere l’assedio prussiano, dando luogo alla Comune di Parigi, una sperimentale forma di autogoverno cittadino. Questo esperimento socialista finì in un bagno di sangue dopo appena due mesi. Seguirono per la Francia anni difficili di lotta tra filomonarchici e repubblicani. Ma a partire dal 1879 i repubblicani conquistarono la maggioranza delle istituzioni e de quale momento la terza repubblica non fu più in pericolo. I governi repubblicani francesi si impegnarono per consolidare la democrazia e laicizzare lo Stato. L’istruzione divenne obbligatoria, gratuita e laica. Continuava intanto la penetrazione francese in Indocina, con i protettorati sul Vietnam e sul Laos, e in Africa, dove a partire dal 1881 la Francia estese il suo protettorato alla Tunisia, al Congo occidentale, al Sudan occidentale e al Madagascar.
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