Differenze tra Atene e Sparta

Atene e Sparta sono due città-stato (polis, plurale poleis) molto importanti della storia dell’Antica Grecia. Atene è tuttora la capitale della Grecia moderna, mentre di Sparta è rimasto ben poco.

Le città hanno svolto un ruolo molto importante e vengono viste come due modelli opposti.

Tabella con le differenze

Testo riassuntivo su Atene e Sparta

I sistemi politici erano agli antipodi: in Atene vigeva una democrazia, nel senso che tutti i cittadini potevano votare e dovevano impegnarsi per governare la città. Va detto che quasi sempre i voti andavano a rappresentanti delle classi più abbienti, che avevano i mezzi per estendere la loro influenza sul popolo.

Sparta invece aveva un consiglio di anziani, con una forte presenza militare nel governo. Lo stesso aggettivo “spartano” spiega bene l’atteggiamento degli spartani verso la vita – essi spendevano la maggior parte del tempo nell’addestramento militare.

Tutta la formazione personale, sociale e politica, persino la dimensione familiare, era legata all’addestramento tanto che la fame degli Spartani andava ben oltre la penisola ellenica. I bambini appartenevano alla città e dovevano essere addestrati fin dall’infanzia, in modo duro, selvaggio, a rischio della loro stessa vita.

In Atene invece fiorirono il teatro, la lirica, la filosofia e l’architettura monumentale. Il segreto della potenza commerciale di Atene risiedeva nel fatto che i suoi cittadini erano istruiti, conoscevano i mercati, studiavano i prodotti, le coltivazioni, erano in grado di sfruttare al meglio ciò che offriva loro il mare.

Dal punto di vista militare, benché Atene avesse un buon esercito di terra (come dimostrato a Maratona e a Platea), era nella flotta che eccelleva. Per controllare i mercati con l’Egitto, Creta, Cipro e le coste del Ponto e della Fenicia, Atene aveva bisogno di proteggere i suoi empori.

Spesso si guarda a queste due città come due modelli opposti. E in effetti gli esiti della Guerra del Peloponneso suggeriscono proprio questo. Sparta alla fine riuscì a imporre un partito oligarchico ad Atene, in cambio della fine delle ostilità. In sostanza, se proprio vogliamo ridurla ai minimi termini, si può dire che Atene era una democrazia, mentre Sparta era un’oligarchia.

Le due città comunque si sentivano profondamente rivali e agivano secondo le logiche delle sfere di influenza, creando due leghe (quella del Peloponneso Sparta, la lega Delio-Attica Atene) sulle quali esercitavano un forte predominio.

Atene, addirittura, per il fatto di aver sostenuto la guerra contro i Persiani, portò il tesoro della Lega, formalmente appartenente a tutti gli alleati, all’interno della città con Pericle, che ne approfittò per darle quell’aspetto architettonico che tutti conosciamo.

Sparta e Atene, essendo rivali, si allearono una volta sola, durante la seconda fase delle Guerre Persiane, riuscendo a dividersi i compiti.

Nella prima fase, durante la Battaglia di Maratona, Sparta promise aiuto ad Atene, ma non poté spostare il suo esercito per tempo a causa di alcune festività religiose.

Atene aveva una flotta molto potente e fu decisiva nella battaglia di Salamina, che spense le ultime speranze del re persiano di conquistare la Grecia, mentre Sparta si vide assegnato il comando delle operazioni di terra (con le decisive battaglie di Platea e Termopili combattute dai due re fratelli Leonida e Pausania).

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