Differenza tra media tradizionali e new media

Negli ultimi decenni, la comunicazione è cambiata radicalmente. L’avvento di Internet ha portato una vera e propria rivoluzione digitale, trasformando il modo in cui comunichiamo e consumiamo informazioni. Ecco una guida per comprendere le differenze tra media tradizionali e new media, con definizioni e esempi pratici.

Cosa sono i media tradizionali?

I media tradizionali sono quei mezzi di comunicazione di massa che esistevano prima dell’avvento di Internet e del digitale. I principali mass media sono:

  • Radio: un mezzo prevalentemente sonoro, con programmi trasmessi a intervalli regolari. Alcune radio offrono anche la diretta TV.
  • Televisione: uno strumento visivo e sonoro, con canali programmati e notiziari a orari fissi.
  • Giornali e quotidiani: stampati su carta, forniscono notizie e approfondimenti su eventi nazionali e internazionali.
  • Periodici e riviste: pubblicazioni specializzate, spesso dedicate a temi specifici come moda, scienza o economia.

I media tradizionali, per adeguarsi ai tempi, hanno creato le loro versioni digitali. Anzi, giornali e riviste sono stati tra i primi ad avere una versione online già a metà degli anni Novanta. Ma esistono tuttora nel formato originale e sono considerati media tradizionali per un motivo ben più importante: la loro struttura verticale.

In pratica, nei media tradizionali le informazioni e i contenuti vengono prodotti da professionisti e trasmessi in modo unidirezionale, dal produttore al consumatore.

La pubblicità sui media tradizionali è basata su studi demografici e intende raggiungere un vasto pubblico in modo massivo.

Ad esempio: uno spot pubblicitario trasmesso nel picco d’ascolto registrato tramite l’Auditel in italia.

Cosa sono i new media?

I nuovi media comprendono tutti quei mezzi di comunicazione che utilizzano la tecnologia digitale e Internet. I principali esempi di new media includono:

  • Social Media (Facebook, Instagram, X, Tik Tok): piattaforme dove gli utenti creano profili personali e condividono contenuti creati principalmente da loro, come foto, video, contenuti testuali.
  • Blog e siti web: spazi online che permettono a chiunque di pubblicare articoli, opinioni e informazioni sotto forma di pagine e articoli, usando piattaforme di pubblicazione online (CMS) molto semplici, ma funzionali (es.: WordPress).
  • Video streaming (YouTube, Netflix, Disney+, Amazon Prime Video): piattaforme che consentono di vedere contenuti video promossi da produttori professionali, in particolare film, show, serie tv.
  • Podcast: trasmissioni audio disponibili su Internet, spesso scaricabili o ascoltabili in streaming tramite le piattaforme del settore. Si è anche diffusa la versione video.
  • App di messaggistica (WhatsApp, Telegram): servizi di comunicazione istantanea che permettono lo scambio di messaggi, foto e video che nel tempo hanno introdotto dei canali, ai quali ci si iscrive per ricevere risorse e aggiornamenti.

A differenza dei media tradizionali, i new media sono interattivi e permettono una comunicazione bidirezionale, dove l’utente non è solo un consumatore, ma anche un creatore di contenuti.

Differenze principali tra media tradizionali e new media

  1. Produzione di contenuti
    • Media tradizionali: la produzione di contenuti è affidata a professionisti (giornalisti, autori) e segue standard di controllo editoriale.
    • New media: gli utenti stessi possono creare e pubblicare contenuti, spesso senza un filtro editoriale, come avviene su blog e social media.
  2. Accessibilità e interattività
    • Media tradizionali: la fruizione avviene in modo passivo; il pubblico riceve le informazioni senza poter interagire.
    • New media: gli utenti possono interagire, commentare, condividere e rispondere ai contenuti, creando una comunicazione bidirezionale.
  3. Tempistica e diffusione
    • Media tradizionali: gli orari di trasmissione sono fissi, come nei notiziari della televisione. Si parla quindi di palinsesto, spesso programmato molto in anticipo.
    • New media: i contenuti sono disponibili in tempo reale e accessibili in qualsiasi momento, su vari dispositivi, sia in diretta, sia on demand, cioè a richiesta.
  4. Pubblicità e tracciamento dei dati
    • Media tradizionali: la pubblicità si basa su ampi studi di mercato, ma non può essere personalizzata in modo preciso. E non ci sono elementi invasivi per la privacy.
    • New media: la pubblicità è mirata e personalizzata, grazie alla raccolta di dati degli utenti da parte delle piattaforme digitali. Il problema principale è legato alla privacy degli utenti che li utilizzano.

In sintesi, i media tradizionali e i new media si distinguono per modalità di produzione e accesso ai contenuti.

Nei media tradizionali, la comunicazione avviene in modo unidirezionale, con contenuti generati da professionisti e fruizione passiva da parte del pubblico.

Al contrario, i new media permettono agli utenti di interagire, partecipare e contribuire, offrendo accesso continuo e personalizzato alle informazioni. Questa evoluzione ha reso la comunicazione più aperta e dinamica, ma richiede un uso critico delle fonti per orientarsi nella grande varietà di contenuti disponibili online.

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